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Zar-Nur.
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Royakan
Alla fine nonostante seppe il nome del demone non aveva mai sentito parlare di lui o di fabbri demoniaci, comunque il vecchiaccio riuscì a stabilizzare la lama che aveva afferrato imprudentemente il giovane lupo il quale rimase ancora una volta affascinato dalle capacità di Totosai.
Bene dunque è questo il tuo nome....io sono Royakan e bada bene a non dimenticartene! Tuttavia rispetto le vostre abilità come fabbro e se mi concederete un piccolo favore posso prometterle che non la infastidirò negli anni avvenire a meno che non siate voi per prima a recarmi offesa. Che ne dite accettereste di fare un piccolo favore per accaparrarvi il rispetto che meritate?
Forse i gentili lettori saranno sorpresi delle capacità dialettiche e diplomatiche del giovane lupo ma ciò che pochi sanno è che Royakan sa anche usare il cervello a volte, si la sua natura rude e selvaggia inibisce le sue facoltà intellettuali ma col passare del tempo anche nel suo vecchio clan aveva imparato a gestire alcuni dei problemi con il ragionamento. Era una capacità che usava raramente e che non apprezzava molto dato che lo rendeva fin troppo diverso dai membri del suo clan, in più era una risorsa da utilizzare solo quando necessitava dell'aiuto di qualcuno che però era troppo prezioso per rischiare di minacciarlo di morte.
Se questo vecchio rifiuta la mia offerta utilizzerò le vecchie maniere così forse si ricorderà che in questo mondo vige la regola del più forte e se non lavora per me è meglio eliminarlo per evitare che un giorno possa aiutare i miei nemici.
In cuor suo Roy apprezzava e rispettava già il vecchio per le sue doti artigianali solo che era troppo fiero e orgoglioso per ammettere che in giro poteva esistere una persona che si era guadagnata il suo rispetto senza far nulla per lui.
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Fato.
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Il vecchio era ancora intendo a levigare la lama sqamosa della spada, grazie ad una piccola mola a pedale che prima era nascosta dietro la schiena del bovino demoniaco. Quando sentì il nome di Royakan, restò un attimo di più con la spada sollevata di lato, come pietrificato. Poi pian piano iniziò ad inclinarsi sempre di più dal lato dell'arma, finchè non cascò a terra come un pezzo di legno secco.
Anche una volta a terra rimase rigido, e silente, tanto che si sarebbe potuto pensare che si fosse completamente congelato, per via delle proprietà della sua stessa spada, mandando a puttane tutte le lodi di Roy per la sua abilità di fabbro. Poi però ad effetto ritardato, si rimise in piedi come una cavalletta, lamentandosi del prorompente bernoccolo che gli era spuntato sul lato della testa, con cui aveva battuto per terra.
Ma che lo facesse apposta? A giudicare da come strillava non si sarebbe detto.
Difficilmente il demone lupo avrebbe potuto associare quel comportamento al fatto che il vecchio aveva avuto un'epifania su quel nome.
Ragazzo mio, io sono molto impegnato. Fare qualcosa per te, comporta non fare più qualcos'altro che tu mi occupi. Se vuoi un favore da me, dovrai sbrigarmi una commissione. iniziò lui. Era evidente che stesse cercando in tutti i modi di cavarsi quel demone dai piedi, per poter continuare il suo lavoro. Sicuramente gli avrebbe chiesto un'arma demoniaca e lui non aveva intenzione di fabbricargliela, anche se non voleva rischiare di dirglielo, per non prenderle.
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Zar-Nur.
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Royakan
Il vecchio demone rimase assorto nei suoi pensieri mentre continuava a lavorare la sua arma quando però si bloccò di colpo come pietrificato proprio dopo che il lupo pronunciò il suo nome, rimase bloccato con l'arma di lato finché non caddero entrambi al suolo come fossero pietrificati. Sembrava che gli effetti della lama avessero colpito il vecchio fabbro così come era successo a Royakan poco prima.
E questo sarebbe un fabbro esperto? Si è lasciato congelare dalla sua stessa arma mentre la lavorava...
Il lupo stava quasi per colpire Totosai nella speranza di farlo rinvenire con la forza quando questi si riprese da solo, era chiaro che il lavoro o l'età avevano dato alla testa a quella che una volta doveva essere una mente lucida e forte oppure è semplicemente nato così. Un vero peccato che una tale abilità nel maneggiare il ferro e il fuoco erano nelle mani di un tale idiota ma a volte certe cose accadevano e non si poteva far nulla per impedirlo, con un talento come quello qualsiasi demone a cui rifilava le sue creazioni poteva diventare forte e potente.
Sicuramente gli chiederò di forgiami un'arma invincibile ma prima devo mettere alla prova le sue abilità!
Convinto del suo piano ascoltò le parole che Totosai proferì dopo essersi ripreso spiegando che aveva molto da fare e che se voleva un lavoro fatto per bene doveva prima fare una commissione per suo conto.
Totosai io non faccio commissioni senza una certezza del premio! Chi mi dice che quando torno troverò il mio lavoro completo? La mia controfferta è la seguente... Tu svolgi adesso il lavoro per mio conto con me che ti osservo casomai fai qualcosa che non dovresti fare e io successivamente ti farò la commissione.... Non temere per la tua vita o di una mia probabile fuga perché potresti tornarmi utile in futuro perciò eviterò di truffarti o ucciderti se collabori!
Roy non voleva certamente fidarsi di uno fabbro rimbambito e sconosciuto soprattutto se doveva lavorare ad un oggetto personale, in più le possibilità che il tizio fuggisse erano molto elevate dato che era sicuramente infastidito dalla sgradita presenza di un demone tanto attaccabrighe ed arrogante.
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Fato.
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Il vecchio fabbro diede un ultima occhiata al suo lavoro, studiando il bilanciamento tra elsa e lama e che fosse ben affilata e solo quando fu assolutamente soddisfatto, apoggiò a lato l'arma e gonfiò le guance oltre quello che sembrava essere la normale possibilità di un essere con le sue fattezze. Dalla sua bocca uscì una fiammata rovente, perfettamente controllata, che andò ad attizzare un fuoco davanti a lui, nella piccola fossa in cui fondeva.
Poco dopo allungò una mano verso una borsa piena di strumenti, alle sue spalle per estrarne un paio di pinze.
Controfferta?! strillò tutto d'un colpo.
Cosa credi che sia io? Un banale mercante!? Io sono un artista! Io non ho nessuna necessità di fare qualcosa per te! Sei tu che continui ad insistere per avere qualcosa e vorresti anche che vi dessi la precedenza, mi pare di capire. Vorresti guardarmi lavorare? Con la tua zucca vuota non capiresti nemmeno se ti sto facendo un cavalluccio a dondolo o una katana, se non a lavoro finito. Ora dimmi cosa vorresti, o non mi seccare più, giovane demone. lo liquidò con voce rauca, evidentemente offeso dalle pretese del lupo.
A sua volta c'era d'aspettarsi che Royakan tirasse fuori gli artigli, ed in quel caso Totosai sarebbe stato costretto a scacciarlo bruscamente.
Il demone non aveva proprio il lusso di poter tirar fuori condizioni: Totosai era un vecchio cocciuto, molto più del lupo e di sicuro non sarebbe riuscito a smuoverlo dalle sue convinzioni.. -
Zar-Nur.
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Royakan
Prima di rispondere alle pretese del demone lupo il vecchio continuò a sistemare la lama che stava lavorando rivelando anche la capacità di sputare fiamme dalla bocca, almeno così Roy sapeva già qualcosa su eventuali attacchi da parte del fabbro nel malaugurato caso che il loro affare diventasse uno scontro.
Questo tipo mi stà facendo perdere troppo tempo....è ora di accelerare le cose!
Royakan era sul punto di attaccare il vecchio per costringerlo con la forza a collaborare nell'immediato quando questi rispose con tono offeso e oltraggiato da ciò che aveva detto il lupo per imporre i suoi termini ed evidenziare che in qualsiasi caso se voleva realizzare un'opera diversa per il suo scorbutico cliente poteva farlo senza che se ne accorgese.
Dannato vecchiaccio come osi importi su di me! Se non fossi così utile ti avrei già ucciso!
Roy era furibondo del tono che il vecchio aveva usato con lui ma in un certo senso non poteva farci niente almeno per il momento, decise tra se e se che doveva prima mettere alla prova le parole di Totosai e se lo avrebbe tradito poteva sempre dargli la caccia a vita finché non lo trovava e uccideva.
Tks.....devi modificare questo oggetto magico in qualcosa di più pratico....tipo un anello.
Disse uscendo dalla sua sacca il carilon di swain per poi mostrarlo al vecchio.
Se sei in grado di farlo accetterò la tua commissione mentre ti lascio l'oggetto in custodia.
Anche se cercò di mantenere un tono neutro era evidente che stava rodendo di rabbia e la sua voce oltre che il suo volto non potevano nascondere quell'emozione, ma se stava facendo tutto quello era solo per se stesso perciò era disposto ad abbassare il capo in certi momenti.
Se mi tradisce ucciderò lui e tutti i fabbri umani e non che troverò lungo il mio percorso!
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Fato.
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Il vecchio Totosai era tutto preso a controllare la temperatura e tirare fuori pezzi di demone dalle proprie sacche mentre Royakan rodeva di rabbia. Quando però il demone tirò fuori il carilon e lo avvicinò al volto del vecchio, questi sembrò molto interessato all'oggettino, tanto che se ne rimase con una mano in mezzo al fuoco per tutto il tempo, apparentemente senza essersene reso conto. Il demone lupo avrebbe potuto notare come a questa non succedesse assolutamente nulla, evidentemente un'altra delle proprietà di quel demone. Tutto quell'interesse per il carilon si rivelò presto essere artistico e non segno di avidità.
Uhh, un bell'oggettino davvero, è stato creato da mani delicate. E' di ottima fattura, sei davvero convinto di volerlo modificare? Ti avviso che io sono un fabbro non un orafo, se vuoi un anello sono in grado di farlo mantendo l'invidiabile caratteristica dell'oggetto, ma temo di non poterlo decorare bene come fece l'artefice originale. gli spiegò, con gli occhi a palla ancora puntati sul carilon tanto vicini che sarebbe stato da domandarsi se ci vedesse davvero da lì.
Non preferiresti invece che lo incastonassi nella tua armatura? Lì. disse indicando la testa di lupo che componeva lo spallaccio sinistro.
Sia che Royakan preferisse avere un anello, che l'altro, ammesso che non cambiasse idea, Totosai gli avrebbe poi spiegato in cosa consisteva il compito che doveva eseguire mentre lui lavorava.
Bene, se siamo d'accordo dovrai andare a procurarmi un componente per un mio altro lavoro. Si tratta della pelle di un oni. Prosegui da qui a nord-est fino a che non vedi un piccolo corso d'acqua. Seguilo e giungerai ad un piccolo villaggio. Lì C'è un mio fornitore, gli dirai quello che ti serve e concluderete l'affare, tutto qui.
Una volta terminate le spiegazioni, il fabbro avrebbe allungato le vecchie mani ossute verso il carilion, pronto per mettersi al lavoro.
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Zar-Nur.
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Royakan
Il fabbro continuava a lavorare come se non stesse minimamente ascoltando le parole del lupo, cosa che irritava molto Royakan, e solo dopo che il demone porse il carillon davanti agli occhi a palla del vecchio fabbro questo concentrò l'attenzione sul nuovo oggetto. Era così tanto concentrato ad analizzarlo che lasciò accidentalmente la mano sul fuoco ma questa sembrava non subire il minimo effetto dal calore della sua piccola forgia, questo lasciava ben intendere che il demone fabbro aveva molta affinità con il fuoco e le alte temperature.
Buono a sapersi, meglio non bruciarlo con il fuoco...
Il fabbro dopo aver osservato accuratamente il carillon diede le sue idee e i suoi giudizi spiegando che era anche un peccato distruggere un tale oggetto e propose anche di incastonarlo nella spalla a testa di lupo che fungeva da protezione ma Royakan lo voleva come anello perché così era più pratico e meno facile da distruggere o danneggiare. In effetti la sua armatura era come parte del demone stesso e incastonarlo nell'armatura non era proprio una soluzione che gradiva per cui fermo sulle sue decisioni ed incurante della bellezza che poteva assumere l'anello confermò la sua richiesta.
No vecchio desidero un anello e non m'interessano le decorazioni che potrebbe avere, l'importante è che funzioni correttamente!
Si quel carillon per il lupo non rappresentava Swain o dei ricordi felici ma il tradimento dei suoi uomini e la sconfitta di IceCrown perciò renderlo diverso era anche un modo per dimenticarsi di quella triste sconfitta che allontanò il lupo dal suo obbiettivo e dalle sue certezze. Per quel che riguardava la commissione da fare per il vecchio non poteva esser più semplice di quel che appariva, c'era solo da fare il fattorino per un materiale utile al fabbro e niente di più perciò per Royakan l'affare era fatto.
Ok vecchio farò la tua commissione, nulla di più semplice!
Dopo aver lasciato che Totosai prendesse il carillon il lupo s'incamminò seguendo le indicazioni fornite dal fabbro cercando il piccolo corso d'acqua che gli avrebbe indicato la nuova direzione per il villaggio.
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Fato.
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Grazie sopratutto al suo fiuto sopraffino, Royakan non trovò nessuna difficoltà nello scoprire il corso d'acqua a cui Totosai si era riferito. Era un piccolo ruscello, insufficiente alle necessità che un insediamento avrebbe richiesto, almeno apparentemente, ma a giudicare da tutti gli odori che il lupo iniziò a sentire quando il vento cambiò in direzione a lui favorevole, allora potè essere certo che il vecchio non aveva mentito. Gli odori che percepiva appartenevano per la maggior parte a demoni e per il resto ad animali da pascolo. Era una situazione curiosa quella, il formarsi di un villaggio di demoni, in un posto simile, ma presto Royakan avrebbe potuto comprendere meglio la situazione.
Seguendo il corso del ruscello, o comunque il suo olfatto, il demone sarebbe giunto in prossimità di una piana erbosa occupata da vacche al pascolo e più in là si vedevano le piccole case di bambù. Attualmente tuttavia la mandria sembrava incostudita.
Solo il naso del lupo poteva informarlo del fatto che nascosto in mezzo alle bestie c'era anche una presenza estranea, un bambino da quello che poteva riconoscere col fiuto.
Forse quello sarebbe stato in grado di indicargli chi avrebbe dovuto cercare uan volta nel villaggio.. -
Zar-Nur.
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Royakan
Seguire un percorso era un lavoro semplice per un lupo con il fiuto sopraffino, trovò in poco tempo il ruscello che gli doveva mostrare la strada per il villaggio ma Royakan non poteva pensare che tale villaggio non era di umani ma di demoni. Era in parte ovvio che fosse così dopotutto era difficile che il contatto di Totosai fosse umano ma il lupo neanche ci fece caso a questo particolare e se ne accorse solo quando il vento portò l'odore misto di demoni proveniente dalla direzione che stava percorrendo seguendo il ruscello che era anche troppo piccolo per soddisfare le esigenze di un villaggio umano.
Non pensavo potessero esistere dei villaggio di demoni, soprattutto demoni di diversa natura! Il mondo è proprio cambiato dai miei tempi, sembra che la mentalità di sopravvivenza e convivenza abbia influenzato sia uomini che demoni... deve essere successo qualcosa che ha spinto i demoni a nascondersi e gli umani a cacciarli. Che siano diventati più forti e numerosi? O semplicemente i demoni si sono separati e quelli che si mettono assieme sono semplici vigliacchi che preferirebbero evitare di combattere...
Avanzava a passo sostenuto finché non raggiunse una piana erbosa in cui vi erano molte vacche da pascolo che sembravano apparentemente incustodite ma il fiuto di Roy rivelava un'altra presenza tra gli animali e sembrava addirittura un odore di un bambino umano. Senza farsi troppi problemi cercò di cercare il bambino proseguendo in linea retta il percorso che l'odore gli indicava spostando, ringhiando o anche intimidendo la mandria che l'ostacolava senza fregarsi di disperderle o farle fuggire lontano.
Spostatevi stupidi animali o diventerete il mio pasto!
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