Un incontro propizio

quest per zar-nur

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  1. Fato
     
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    Royakan si muoveva quel pomeriggio afoso in una zona non molto distante dalle rovine del palazzo di Kagewaki, il famoso castello in cui si era consumata una strage ad opera di misteriosi demoni e che sembrava essere scomparso all'improvviso per diverso tempo, come non fosse mai esistito. Ma altrettanto di colpo era anche ritornato ad essere visibile. Solo Inuyasha ed il suo gruppo, Sesshomaru e Naraku con i suoi seguaci, sapevano cosa era veramente accaduto in quel luogo. Per tutti gli altri il palazzo era solo un luogo carico di malvagità, impregnato indissolubilmente dell'odore nefando di morte e di veleno ormai innocuo.... per i demoni. Ed era proprio quell'odore che Royakan avrebbe potuto percepire da ovunque fosse. L'odore della morte non era estraneo alle sue narici, ma il veleno di Naraku invece era nuovo per lui. Se si fosse concentrato appena un po' di più su quella novità, avrebbe però sentito qualcos'altro: era quasi inconsistente a confronto di tutto il resto, ma avvolto da quel puzzo c'era anche l'odore del fuoco, del ferro caldo e di demone. Avvicinandosi abbastanza il demone lupo avrebbe anche potuto udire il clangore del metallo contro metallo e l'odore di demone farsi in parte di un bovino e in parte di un umanoide. Che fossero loro la causa di tutto ciò? Il palazzo era quasi totalmente distrutto e persino le ossa dei vecchi soldati umani erano sbriciolate per la maggior parte. C'erano solchi profondi nel terreno, come se un bue gigante si fosse messo ad arare proprio lì, ma in realtà quelli erano i lasciti della battaglia contro Naraku.
     
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  2. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Il lupo era giunto nei pressi di un castello umano, non era un luogo normale perché del castello vi erano solo le rovine e dei suoi abitanti solo le ossa oltre al forte odore di miasma che teneva lontano da quel luogo qualsiasi umano ma per i demoni sembrava non essere un problema.

    Dunque è questo il luogo

    L'attenzione di Royakan era rivolta ad un odore preciso, quello di demoni lupo che anche se poco forte era ancora ben chiaro alle narici sviluppate del lupo ed era quello l'odore che lo aveva portato in quel posto un odore di demoni lupo morti un odore che aveva sentito in tali quantità solo una volta nella sua vita.

    Cosa può essere successo qui? Devo scoprirlo assolutamente, questi demoni lupo potrebbero essere antenati del mio clan!

    Fin da quando era tornato libero il lupo non aveva mai smesso di cercare membri del suo clan, non lo aveva mai dato a vedere ma sperava che ci fosse almeno un superstite della sua famiglia però non ne poteva esser certo dato che fu richiuso e sigillato nel mezzo della battaglia. Aveva certa di mettere assieme un clan di demoni misti ma senza successo e in cuor suo voleva trovare un clan di demoni lupo dove poterne essere la guida come era stato deciso e come eredità del padre ma senza un clan lui era solo un demone lupo solitario. Mentre si avvicinava sempre di più alle rovine un altro odore più fresco e meno nauseante giunsero alle sue narici, ferro e di fuoco oltre che quello di un demone perciò era chiaro che qualcosa aveva deciso di stanziare in quel luogo dimenticato. Royakan oltrepasso le mura del castello trovando solo ossa da tutte le parti, ve ne erano sia di umane che di demoni lupo e pensò in un primo istante che lì era avvenuto uno scontro tra i proprietari del castello e un intero clan di demoni lupo ma non era quantificabile quanti dei suoi "fratelli" fossero caduti ne i motivi per un assalto tanto massiccio.

    C'è odore di battaglia, chissà cosa è avvenuto qui e quanto tempo fa? Forse il demone all'interno del castello potrà darmi spiegazioni......non credo che lui sia di qui ha un odore troppo fresco, deve essere solo di passaggio e non è da solo ha con se un altro demone.

    Royakan avanzò lentamente verso l'ingresso del palazzo semidistrutto osservandosi attorno e vedendo diversi solchi nel terreno, qualsiasi scontro sia avvenuto in quel luogo era chiaro che fosse stato molto violento e combattuto forse era anche troppo per dei comuni umani contro dei demoni lupo. Il principe entrò nel palazzo cercando di seguire la scia di odori per farsi strada e muovendosi con circospezione nell'oscurità delle rovine di quel luogo che emanava una strana malvagità da cui persino Royakan avrebbe voluto allontanarsi.
     
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  3. Fato
     
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    Royakan non avrebbe potuto trovare molto: quello che aveva percepito era il clan Yoro, che era stato sterminato in pochi colpi da Kagura, la Signora del Vento e poi dissacrato con la Danza dei Morti. Era stato Koda a prendersi carico della vendetta per il proprio clan, quindi Royakan difficilmente avrebbe potuto impicciarsene senza il suo consenso, ma forse un giorno avrebbe avuto modo di incontrarlo, non oggi però. Per il momento per lui la sconfitta di tutti quei demoni rimaneva un mistero, manifesto solo dalla moltitudine di ossa: entrando nel palazzo non avrebbe trovato risposte alle sue domande, ma qualcuno che avrebbe desiderato in futuro avere come amico.
    Seguendo il proprio naso e il rumore di ferro battuto, il lupo avrebbe attraversato tre diverse stanze, addentrandosi sempre più nell'ala est del palazzo. Il legno scricchiolava sotto i suoi passi provocando rumori sinistri e la sua ombra procudeva giochi di luce spettrali sui sorrisi sempre immobili degli scheletri che giacevano inermi nei corridoi, difficilmente però il lupo se ne sarebbe lasciato impressionare.
    Arrivato alla quarta stanza, un'ampia sala con un buco in mezzo alle tavole del pavimento, avrebbe trovato un vecchio demone gracile, seduto a gambe incrociate di fronte al cratere, con in mano un martello enorme, che sembrava sollevare come fosse di piuma. Il vecchio era intento a colpire un ferro incandescente a forma di picca, che teneva su un macigno di fronte a sè. Era lui che faceva tutto quel trambusto. Dietro di lui era sdraiata una sorta di mucca demoniaca con tre enormi occhi a palla, come quelli del suo padrone, che riposava senza badare al lavoro del demone umanoide.
    Totosai, quello il nome del vecchio, sembrava non essersi accorto della presenza del demone lupo e continuava imperterrito a battere il ferro. Quando la lama iniziò a perdere il color arancione intenso, Totosai gonfiò le guance, coem volesse soffiarvi sopra per raffreddarla ancora, e invece dalla sua bocca proruppe una fiammata che ravvivò il coloritò acceso della lama in lavorazione.
     
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  4. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Il luogo era tetro e spettrale, molti si sarebbero spaventati o intimoriti a varcare quella soglia ma il lupo non aveva di quei pensieri convinto com'era di poter affrontare qualsiasi cosa si parasse davanti a se e questa sua stessa convinzione era una dei suoi punti di forza e di debolezza. Avanzando seguendo sia l'olfatto che l'udito del ferro che cozzava su altro ferro raggiunse una stanza ampia in cui trovò al suo interno colui che provocava quei rumori, si trattava di un demone vecchio e gracile che stava lavorando su un pezzo di metallo con una lunga asta alla cui estremità si trovava un martello pesante.

    E chi diavolo è questo?

    Oltre al vecchio vi era anche una mucca demoniaca che riposava vicino al suo ipotetico padrone, non sembravano affatto pericolosi ne incutevano terrore o una forte aura demoniaca ma sembravano due pacifici e viandanti demoni ma c'era dell'altro. Il vecchio sembrava capace di sputare fuoco dalla sua bocca e lo utilizzava per lavorare il ferro, con una maggiore attenzione Royakan intuì che si doveva trattare di un demone fabbro dato che vi era anche una sacca piena di utensili da fabbri. Il demone sembrava non essersi accorto della presenza del lupo dando così il tempo a Royakan di osservarlo per bene e solo dopo andargli incontro per parlargli, forse poteva dirgli qualcosa su quel posto e sulla fine dei demoni lupo.

    Ehi vecchio! Dimmi sai qualcosa di quel che è successo qui?

    Ovviamente parlò con voce solenne, poco educata e rabbiosa dato che per il lupo era l'unico modo di comunicare e senza presentarsi pretese spiegazioni sul luogo ove si trovavano, nella sua mente gli era parsa l'idea che forse quel demone avesse qualche informazione dato che si era accampato lì anche se non da molto dato che il suo odore non era impregnato di miasma come tutto il resto che si trovava in quell'aria.
     
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  5. Fato
     
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    300px-Totosai



    Il vecchio sembrava estremamente concentrato nel proprio lavoro, mentra la mucca Mo-Mo guardava serenamente il nuovo ospite giunto, ruminando mesta con uno sguardo piuttosto inespressivo donato dai tre grossi occhi a palla. Totosai continuava a battere il ferro e solo quando Royakan parlò imperioso, quello si rese conto della presenza.
    Ehhh?! fece sbalordito, rimanendo a mezz'aria col martello, tenuto in una sola mano, inclinando la schiena lievemente all'indietro, gli occhi strabuzzati più di quanto non potessero. Rimase così per un po' come se stesse valutando quel nuovo venuto e la sua domanda. In realtà dopo poco venne svelato il motivo della sua staticità.
    *Ronf-Fiuuuuuuuu* *Ronf-Fiuuuuuuuu*
    Come poteva essere che si fosse addormentato così di botto? Poco prima stava lavorando con attenzione. Che fosse una tattica? Fatto stava che il vecchio demone sembrava essersi abbioccato improvvisamente.
    Magari adesso se ne va.... Sì, tra poco sicuramente si stancherà e se ne andrà così come è arrivato qui...
    Aveva gli occhi aperti, ma continuava a russare. Royakan non era un tipo paziente e se si fosse sentito preso in giro, forse la sua reazione sarebbe stata la peggiore che Totosai poteva aspettarsi... fortuna che aveva la pellaccia bella dura.
    In quel momento sembrava che null'altro avrebbe potuto distrarlo dal vecchio demone.
     
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  6. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Finalmente il vecchio sembrava essersi accorto della presenza del demone lupo ma la sua reazione di stupore durò pochissimo dato che qualche istante successivo sembrava star dormendo ad occhi aperti, la mucca guardava sia il demone lupo che il suo padrone. Era un affronto indescrivibile ma essendo un demone vecchio era del tutto plausibile che avesse degli attacchi di sonno ma poteva anche trattarsi di una strategia per ingannare ROyakan e fargli abbassare la guardia per poi attaccarlo quando meno se lo aspettava.

    Questo vecchio non ha idea di chi ha difronte!

    Royakan sempre con la guardia alzata si avvicinò velocemente al vecchio e tentò di colpirlo con un pugno sulla testa quasi del tutto pelata, voleva svegliarlo casomai stesse dormendo o svelare il suo inganno se tutta quella strategia di fare il finto addormentato serviva per cattuare o intrappolare il lupo.

    Dannato vecchiaccio svegliati e rispondimi!

    Il demone lupo non era famoso per la sua pazienza e addormentarsi mentre parlava non era sicuramente una di quelle azioni che tollerava o su cui poteva chiudere un occhio, in più non era in vena di perdere tempo con creature insulse sopratutto se avevano ben poco da dirgli anche su quel che era accaduto in quel luogo dimenticato dagli dei.
     
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  7. Fato
     
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    300px-Totosai



    Al vecchio Totosai sembrava proprio essere andata male: era molto più facile che Royakan cercasse di spazzarlo via, piuttosto che se ne andasse, una volta vistosi ignorato. E infatti il lupo tirò un gran pugno in testa al vecchio, che se lo prese in pieno cascando con la schiena, così che anche il martello poggiò terra con un tonfo spaccando le tavole di legno e formando un cratere ben più grande delle sue reali dimensioni, cosa che poteva far pensare che anche il buco di fronte al vecchio, in cui era posto il macigno per la lavorazione della lama, fosse stato procurato in modo simile. Malgrado il colpo subito il vecchio non sembrò inizialmente avere reazioni, ma smise di russare, cosa che poteva far pensare addirittura che fosse morto, poi....
    OOOOHI! Ohi ohi ohi! Totosai si rialzò di colpo, tornado seduto, reggendosi la testa con entrambe le mani, sofferente.
    Ma dico, è questo il modo di trattare un povero vecchio?! inveì contro Royakan con il pugno alzato, proprio in stile pensionato "Chi calpesta il mio giardino?!".
    Ai miei tempi i giovani lasciavano riposare gli anziani ed andavano a lavorare altrove, altro che questi demoni! Tra questo qui e quell'insistente di Inuyasha non so proprio dove potrò trovare un po' di pace per lavorare! si lamentò sommessamente rivolto alla propria mucca.
    E io che pensavo che qui non sarebbe venuto nessuno, da quando Naraku ha impregnato il luogo con le sue mefitiche esalazioni... E adesso dovrò spostarmi di nuovo...
    Sembrava che non si rendesse nemmeno conto della presenza di Royakan, mentre contiuava a parlare con Mo-Mo, ma era lui ad avere l'halzaimer, o era anche quella una tattica per cercare di far stancare il lupo ed indurlo ad andarsene?
    In qualsiasi caso una sorta di risposta era stata data: due dei protagonisti che avevano visitato quel luogo l'ultima volta erano stati nominati.
     
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  8. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Il vecchio subì il colpo cadendo all'indietro e per un breve istante sembrava quasi come se fosse morto ma dopo si rialzò lamentandosi come un anziano e agitando un pugno verso Roy ricordando che si doveva rispettare gli anziani, ma furono le sue successive parole ad attirare l'attenzione del lupo. Infatti lamentandosi tra se e se il vecchio diede qualche informazioni difficile da decifrare anche perché poteva semplicemente essere il delirio di un anziano con la mente andata e il corpo stanco ma poteva invece essere tutto vero.

    Inuyasha? Naraku? E chi sarebbero questi?

    Nelle parole del vecchio Royakan riuscì solo ad intuire e capire che un certo Naraku presubilmente un demone aveva infestato di miasma quel luogo e forse era anche il responsabile di quel macello e poteva anche sapere cosa era successo ai demoni lupo che aveva preso d'assalto quel luogo.

    Questo vecchio potrebbe semplicemente delirare o dire il vero, è ora che parli!

    Il lupo tentò di prese con un braccio il colletto della veste del demone fabbro per sollevarlo e agitarlo come per cercare di farlo rinsavire e nel mentre continuava a sbraitare con le sue solite domande dalle pretese forzate e rabbiose.

    Dannato che diavolo stai dicendo? Chi è questo Naraku e cosa centra con questo luogo, parla altrimenti ti elimino!

    Il vecchietto si era rifugiato il quel posto sperando che il miasma e il male che avevano divorato quella terra tenessero alla larga anche i demoni poco curiosi e timorosi ma quella volta si trovò proprio Royakan a seguire le tracce dei demoni lupo del clan Yoro. Di sicuro per il lupo quel giorno e quell'incontro sarebbe stato molto interessante dato che poteva venir a conoscenza degli avvenimenti più rilevanti che stavano accadendo nel sengoku.

    Ho dormito per troppo tempo, è ora di ottenere delle risposte con la forza!
     
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  9. Fato
     
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    300px-Totosai



    C'era poco da dire "tentare", perchè Totosai era come una bambola di pezza tra le mani di Royakan, cosa che lo rendeva ancora più bizzarro: riusciva a battere il ferro con un martello tanto pensante e poi era inerme di fronte alle maleducate pretese del lupo. Ma forse era semplicemente un tipo troppo pacifico per reagire.
    Il lupo avrebbe potuto sentire come il vecchio tra le sue mani era molto leggero, come ci si sarebbe aspettati dalla sua magrezza, ma malgrado lo shekerasse al pari di una bottiglia di spumante, il vecchio non si scompose in tanti ossicini, coem invece c'era da temere. In compenso faceva un bel po' di rumore.
    Ahhhh!!! Wooo! Heiiiiii! Mettimi giù! Mi fai male! Non digerisco più! FEERMOOOO! Ti dirò tutto, ma mollami! strillò con una mano sopra a quella di Royakan, come se volesse indurlo a mollare la presa, ma dimostrando invero di essere molto debole.
    Quando e se il lupo l'avesse accontentato, Totosai si ritrovò di nuovo seduto al suo posto, scrollandosi di dosso la polvere con sonore pacche sulle ginocchia e sulle spalle.
    Solo a quel punto si voltò verso il lupo, dopo aver riafferrato il lungo manico del martello e sollevandolo come piuma, per continuare il suo lavoro di fabbro.
    Non ne ho idea. disse infine con non-chalance. Se però avesse notato un comportamento potenzialmente violento da parte del giovane demone, avrebbe aggiunto in fretta.
    Non so con certezza chi sia Naraku. Io poi non mi interesso di queste cose... ma so cos'è accaduto qui. Questo era il palazzo di un nobile umano, che venne però infidamente sostituito da un presunto demone, che assunse le sue sembianze e continuò a gestire il castello nascondendosi qui. Questo demone è stato però scacciato di recente. Contento ora? Se non ti spiace sto lavorando.... e *Ronf-fiuuuuuuuuuuu*
    Totosai aveva parlato con leggerezza, senza badare veramente all'importanza della domanda e ancora una volta si era riaddormentato col martello in mano, ma qusta volta la testa gli era ricaduta sul petto, con gli occhi chiusi.
    Questo giovane irruento è seccante quanto Inuyasha, ma non è adatto ad immischiarsi, quanto meno non è ancora pronto...
     
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  10. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Il vecchio si decise a parlare finalmente e a considerare la presenza del giovane demone lupo che di pazienza non era per nulla provvisto ma ascoltò attentamente le parole del demone fabbro rimanendo ugualmente dubbioso se fossero vere o false. Roy lo lasciò andare come da lui richiesto e il vecchio dopo essersi seduto e aver ripreso il suo martello disse ciò che sapeva su quel luogo e su ciò che era successo ma le sue parole non erano sufficienti per il demone lupo.

    Questo Naraku sembra il responsabile di questo macello....che sia stato lui ad uccidere i demoni lupo?

    Il vecchio non aveva per nulla menzionato ne chi avesse deposto il demone maligno ne fatto nessun accenno ai demoni lupo che erano morto così tanto numerosi in quel luogo dove le loro spoglie mortali si erano logorate grazie al miasma, Royakan odiava discutere o anche solo investigare perché lui preferiva a gire ma era costretto ancora una volta a fare una domanda al vecchio.

    QUesto Naraku da chi è stato sconfitto e sopratutto perché ci sono così tante ossa di demoni lupo in questo luogo.....vedi di dirmi tutto quello che sai e io non ti darò più fastidio, è una promessa!

    Disse Royakan convinto di ogni singola parola, anche se poteva sembrare strano il lupo nella sua primitiva forma era anche generalmente sincero, diretto e di parola e non amava fare giochi mentali o inganni per ottenere qualcosa ma se la prendeva e basta al massimo con minacce di sangue come a lui piaceva fare.

    Questo vecchiaccio non mi dà l'impressione di raccontare tutto, che sappia qualcosa di più o semplicemente è lui che ha qualcosa di strano?......Dannazione odio queste situazioni, se avessi Henshin sarebbe tutto più facile......dannata femmina traditrice! Se la trovo la distruggo!

    Henshin era perfetta per quelle missioni ma ormai su di lei non aveva più controllo e con la scenata e il parto indesiderato che sono avvenuto nel suo castello difficilmente l'avrebbe rivista ben disposta nei suoi confronti, non sapeva nemmeno se aveva finto di amarlo o si era veramente offesa per così poco. Poteva sicuramente esserci dell'altro ma certamente non l'avrebbe rivista nel proprio letto a stuzzicarlo come sempre e a farsi desiderare ardentemente dal lupo, era stato proprio quella focosa attrazione ad unirli e allo stesso tempo a separarli.....ironia della sorte.
     
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  11. Fato
     
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    300px-Totosai



    Difficile dire se non sapesse cosa dire, non sapesse nulla o non volesse dirlo, fatto sta che la sua unica risposta all'incalzante richiesta del demone lupo fu un sonoro:
    *Ronf-fiuuuuuuuuuuu* la testa ancora china sul petto, apparentemente ormai perso in un sonno profondo, dal quale non si sarebbe più destato per molto tempo.
    Sembrava che a Royakan non restasse altro che andarsene, indagare da solo, o minacciare di nuovo il demone, ma se si fosse dato la pena di prestare un attimo di attenzione alla lama ormai fredda che stanziava sull'incudine, si sarebbe reso conto di come questa non fosse una spada normale e nemmeno fatta di ferro: sembrava squamosa al filo come se celasse entro sè qualcosa di più raro del metallo. Ma il lupo non era un tipo da perdersi nei particolari, difficilmente se ne sarebbe accorto, se la mucca Mo-Mo non si fosse messa a leccare la lama, ruminando, come se la trovasse gustosa.
    Quanto a Totosai, cotninuava a dormire, o almeno a russare.
     
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  12. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Ormai era inutile continuare a parlare con quel vecchio rincoglionito, era veramente un tipo snervante e inutile perciò per Royakan era giunta l'ora di sbarazzarsene per la sua insolenza quando notò che si era nuovamente addormentato per evitare di rispondere o forse proprio perché era un vecchio smemorato dal corpo esile.

    Quest'essere mi ha disdegnato nuovamente? Be per lui è arrivata l'ora di morire....

    Stava per decidere come eliminarlo proprio nel momento in cui riposava quando notò che la spada alla quale il vecchiaccio stava lavorando era completa e il bovino demoniaco o quel che era la stava leccando, in quel momento si accorse che non era una lama normale ma forse qualcosa di più elaborato e pregiato.

    Che sia un fabbro capace di forgiare armi e oggetti demoniaci? Potrebbe essermi di grande aiuto in tal caso ma devo assicurarmene

    Approfittando del momento di pennichella del fabbro tentò di afferrare la lama nella parte che gli pareva più fredda per analizzarla, non era certo se fosse una lama speciale o semplicemente un bel oggetto ornamentale ma sicuramente lo avrebbe scoperto a breve.

    Se lui è in grado di modificare anche gli oggetti posso chiedergli di sistemarmi questo dannato carrilon in un oggetto più piccolo e maneggevole!

    Era chiaro che per quel che riguardava il mistero di quel luogo e della morte dei lupi avrebbe dovuto indagare per suo conto in un altro momento, ora era più interessato a sfruttare le capacità di quel vecchio demone decrepito e rimbambito.
     
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  13. Fato
     
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    300px-Totosai



    Royakan avrebbe potuto constatare che la maggior parte dell'arma si era raffreddata molto velocemente, tanto da risultare fredda, se non gelida al tatto. Non ebbe difficoltà ad afferrarla direttamente per l'elsa e a sollevarla dall'incudine-macigno per poterla osservare da vicino. La lama era di un grigio spento, più roccioso che metallico, ma indubbiamente di roccia non era. Non era nemmeno molto levigata ancora, segno che proprio finita non era, ed anche il filo era da ripassare, per rendere davvero tagliente l'arma, ma quel particolare era evidente: proprio lì dove il materiale grigiastro si assottigliava, si poteva intravedere l'interno di un verde cangiante e smeraldino, squamoso. Anche le zone grige non levigate della lama sembravano più le scaglie di un pesce. L'elsa poi era bianca e sottile con una singola protuberanza trasversale a formare la guardia. Che quella cosa fosse stata la pinna di qualche bestia demoniaca? Mentre era intento a notare questi particolari, Royakan avrebbe percepito di colpo la temperatura abbassarsi e se l'occhio gli fosse caduto sul braccio che reggeva la spada, avrebbe notato che stava diventando di un bianco mortale e già la punta delle dita era blu.
    Nononono!! Cosa fai?! Mettila giù! Non è per te! il vecchio sembrò svegliarsi di soprassalto, agitando il dito davanti al naso del lupo indicando ora lui, ora la katana incompleta, gli occhi strabuzzati.
    Ma metterla giù non era semplicissimo: la mano che la reggeva non rispondeva più ai comandi del lupo e sembrava quasi congelata, rigida ed insensibile com'era. Era accaduto tutto molto velocemente, nel giro di pochi secondi. Sarebbe stato meglio per il lupo a quel punto seguire il consiglio del vecchio e rimettere la spada dov'era, o le conseguenze sarebbero potute essere serie.
    Se il demone voleva una prova che quello fosse il fabbro adatto a lui, beh quella lo era di certo.
     
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  14. Zar-Nur
     
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    Royakan

    Il lupo riuscì ad afferrare la lama del vecchio senza che questi se ne accorgesse o si lamentasse per il gesto, ad una più attenta analisi notò che non era una lama qualsiasi ma che sembrava quasi rocciosa e squamosa ma ancora incompleta. Per Royakan era impensabile riuscire a lavorare una lama così bizzarra dalle proprietà inimmaginabili e capì in quell'istante che il vecchio era proprio un fabbro demoniaco di tutto punto.

    Non ho mai visto un lavoro del genere, ora sono certo che questo vecchio rimbambito è un abilissimo fabbro.

    E dire che non conosceva nemmeno il suo nome ma avrebbe rimediato sicuramente, però ad un tratto il vecchio sbraitò di lasciare l'arma dopo essersi destato dal suo breve sonno e fu in quel momento che Royakan notò che il suo braccio destro aveva un colore eccessivamente pallido mentre le sue dita avevano un colore violaceo - blu. Era come se l'intero braccio si stesse congelando e privando sia di forza che di sangue a tal punto che non riusciva nemmeno a muoverlo o a liberare la prese dell'arma demoniaca che impugnava.

    Ma che diavolo? Quest'arma deve essere per qualche creatura particolare e se impugnata da altri ne scaturiscono effetti devastanti? Ahahah fantastica!

    Sembrava proprio che il lupo non si era minimamente preoccupato o impaurito dall'effetto che la lama aveva sul suo braccio anzi sembrava affascinato da quel potere, poi però seguendo il consiglio del fabbro utilizzò l'altra mano per aprire le dita della sinistra e lasciar che la lama cadesse a terra. Sicuramente non era cortese ma non poteva fare altrimenti, poi guardò con attenzione il suo braccio destro per notare se si sarebbe ripreso velocemente o se l'effetto dell'arma perdurava nel tempo, l'importante era che non fosse permanente.

    Vecchio qual è il tuo nome?

    Chiese senza neanche guardarlo e prestando attenzione solo al suo braccio destro.
     
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  15. Fato
     
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    300px-Totosai



    Sembrava che il lupo trovasse molto interessante quel suo braccio in fase di assideramento tanto da studiarlo con occhio critico più che preoccuparsene. In effetti il più agitato di tutti era Totosai, l'unico che sembrava rendersi conto della gravità dell'avventato gesto di appropriazione del demone. Ma dopo poco Royakan convenne come non fosse il caso di lasciarsi cascare il braccio e forzò con la mano libera, quella mezza congelata ad aprirsi, così che la spada cadde a terra. Il fabbro si precipitò immediatamente su questa, prendendola amorevolmente in grembo e riportandola sopra il macigno che gli faceva da incudine, lanciando solo di tanto in tanto uno sguardo astioso verso il giovane irruento.
    Intanto Royakan avrebbe potuto notare come gli effetti non fossero infatti permanenti e pochi secondi dopo aver lasciato l'arma sentì un fastidiosissimo formicolio propagarsi in tutto il braccio, fino ad arrivare alla punta delle dita, che avrebbe percepito improvisamente bollenti: era il sangue che si scaldava e riprendeva a scorrere assieme all'aura. L'effetto durava poco sì, ma chi poteva dire se non mollare la spada quando doveva, gli avrebbe potuto provocare effetti permanenti? Una cosa era certa: se anche avesse voluto appropriarsi della katana, non gli sarebbe stata utile a nulla: non sarebbe riuscito a vibrare nemmeno un colpo, per scoprire le altr eventuali proprietà dell'arma, prima di non riuscire più nemmeno a muovere il braccio. Senza dubbio era un lavoro lodevole, una vera opera d'arte.
    Il vecchio stava ancora bonfonchiando tra sè e sè, dopo aver ripreso a controllare la stabilità della lama e a levigarla, quando l'altro gli domandò il suo nome.
    Ehh?? Ah sì. Io sono Totosai, ma ai miei tempi e mi risulta anche oggi, i giovani solevano presentarsi per primi! Questi giovani demoni, così irruenti, vengono qui e pretendono e pretendono, ma in cambio nemmeno un po' di cortesia! Solo il proprio nome era stato pronunciato per le orecchie del lupo, il resto erano sempre farneticazioni di un vecchio fabbro.

     
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