la biblioteca di Mokuro Rokudo (il ritorno)

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  1. _Kagura_
     
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    Henshin

    La mutaforma potè osservare con largo anticipo la figura di Royakan luccicante nell'armatura argentea, che si spostava veloce scalando i pendii in direzione di loro due. E quando finalmente arrivò era ansimante ed iracondo. Quando era stato il momento di andare a chiedere il suo aiuto, Henshin era stata piena di ira e frustrazione e quando l'aveva lasciato di nuovo per lui non era rimasto altro che il vuoto e l'indifferenza, ma quando lo vide, ringhiare furioso e chiedere cosa ci facesse lì Stark, la demone percepì qualcosa che aveva forse dimenticato e che da tempo non provava nei confronti di Royakan: quel senso di pieno controllo e il godere dello stesso, quella spavalderia che la poneva in cima ad un piedistallo da cui avrebbe potuto dettare le regole. Non immaginava per quale ragione Roy fosse adirato con Stark, ma la parola traditore fu esplicativa. A ravvivare il senso di onnipotenza, ci si mise anche lo stesso lupo apatico, che accennò al fatto di nn avr intenzione di rubare la femmina all'altro lupo.
    Una situazione molto divertente.
    Lilinette venne drasticamente ignorata da Henshin, che nemmeno la guardò, comportamento che teneva praticamante sempre con la mocciosa.. per sua fortuna ed irritazione.
    Fu invece a Roy che Henshin si rivolse, pungente.
    Per uccidere te, lupastro non ho bisogno dell'aiuto di nessuno. iniziò utilizzando senza nemmeno rendersene conto il nomignolo che aveva affibiato a Roy quando nemmeno sapeva il suo nome.
    Ma non è questo il momento, quindi rinfodera gli artigli e abbassa l'uccello: Stark lavora per me, con me. E non ti permetterò di toccarlo. aggiunse poi, calcando volutamente sul "con", per specificare che tra loro due esisteva un rapporto più siginificativo di quello che poteva esserci in quel momento tra lui, lì per un premio, e Stark, lì per semplice scelta... questo almeno da come aveva detto lei.
    Era più che evidente che non avesse lasciato correre al vento quell'insinuazione e da femmina velenosa voleva renderlo geloso. Sapeva che le sue parole avrebbero avuto effetto, perchè quella tattica aveva funzionato oltre ogni sua aspettativa, al palazzo di Roy, quando lei lo aveva trattato come un cliente qualsiasi, automercificandosi e proponendogli il proprio menù.
    Lasciò che Stark avanzasse verso l'entrata: tanto senza di lei non si entrava proprio da nessuna parte, dato che la prima prova poteva essere superata solo da lei... e da Blobber, il suo cosidetto fratello.
    Non avrebbe proseguito finchè non fosse arrivato il quarto partecipante e non avesse potuto mettere in chiaro a Roy che là non si ammazzava nessuno, non finchè non lo diceva lei, almeno. Lì era lei a comandare, anche se due nano secondi prima aveva detto che i rapporti erano paritari (almeno tra lei e Stark), ed anche se a non tutti sarebbe dovuto apparire così.
    Sapeva che Roy avrebbe potuto rimangiarsi la parola, ma non sarebbe stato da lui: il lupo tendeva ad essere sufficientemente onorevole, dove poteva e i patti erano chiari.
     
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13 replies since 18/9/2012, 14:12   211 views
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